eh sì.
LOST è tutto, è un mondo, è un universo immenso dove qualsiasi campo artistico viene toccato.
Dalla musica alla architettura, dalla pittura al cinema passando si anche per la filosofia, ma soprattutto come il titolo del libro che hai letto ne crea una. Una Filosofia o Malattia in cui persone di tutto il mondo sono cadute e non ne riusciranno mai, e io posso dirmi una di quelle.
Gli autori si sono divertiti come matti nel giocare con riferimenti filosofici primo su tutti John Locke, che si trasforma in Jeremy Bentham. Poi ne citeremo tanti altri.
Però a mio parere definire LOST con un titolo è limitativo. Ha talmente tanto contenuto esplicito e non che non si può racchiudere un'unica definizione.
" se non giochiamo ogni 108 minuti, l'isola salta in aria "