"questi talent show non fanno bene ai bambini..."

"questi talent show non fanno bene ai bambini..." è per citare una delle frasi uscite recentemente dalla bocca della psicologa e psicoterapeuta più famosa della tv quando si parla di bambini: Maria Rita Parsi.
La Parsi, nello scontro/confronto pacifico andato in onda su TvTalk (Clerici+Scotti Vs Parsi...detto alla "street fighter" ), attacca i presentatori dei rispettivi programmi rivali "Io canto" e "Ti lascio una canzone" dichiarando che i bambini non vanno sfruttati.
Gli argomenti a sostegno della sua tesi sono molteplici: vanno dal cantare le canzoni "da grandi" fino ai veri e propri punti cardine della sua teoria dello sfruttamento di queste povere piccole star: l'atteggiamento che essi devono tenere quando cantano le canzoni "da grandi" e lo stress psicologico che devono subire quando hanno tutti i riflettori puntati su di loro.
Inutile dire che i due presentatori hanno messo da parte le rispettive rivalità per allearsi contro la psicologa...

Voi che ne pensate?
Come trovate i due programmi? Ed il loro metodo di fare audience?

Ricky bel argomento...!

a dire il vero non conosco bene il programma della Clerici, ma ho avuto modo di vedere Io Canto di Gerry Scotti.
mentre leggevo mi chiedevo...ma un bambino che va in televisione e si prepara per cantare davanti a un certo numero di telespettatori (che immagina) e di pubblico (che vede), che in quel momento si metta a cantare una canzone dello zecchino d'oro o una di Boccelli, a lui cambia qualcosa?!
io non credo...anche perché ho avuto modo di sentirli cantare e hanno delle voci straordinarie. E' vero anche però, che fa un certo effetto sentire un bambino che canta una canzone della Nannini e che magari ci assomiglia anche, avendo 40anni in meno...però se ne sono in grado è anche bello rendersene conto e apprezzarli..

poi ovvio, bisogna sempre sperare che pur essendo nel mondo della televisione si cerchi di tutelare sotto ogni aspetto questi bambini, e qui non posso dire nulla dato che non conosco molto bene questi programmi...

sìpperò...la tv per i grandi fatta dai piccoli non la condivido. no no no. è improbabile che un ragazzino di 10 anni o una donnina di 14 (come quelle che si vedono da scotti intendo e che non centrano niente con le quattordicenni che mi chiedono una sigaretta fuori dal pub il sabato notte) possano arrivare all'interpretazione corretta di un testo ideato e scritto da un musicista quando era già grandicello. e magari quando loro non erano nemmeno nati. non mi piace che bambini vengano posti davanti al concetto della competizione nel contesto televisivo. non vorrei estremizzare troppo, ma in questo momento sto pensando alle bimbette barbie dei concorsi di bellezza. nah.

beh sono d'accordo con marie...dell'interpretazione non sanno nemmeno da che parte iniziare...

Il punto è che secondo me è un esasperazione di molte cose: mi sembra un misto tra "uno spettacolo da circo" dove al posto dei leoni ci sono i bambini e tra la peculiarità delle nuove generazioni di essere sempre più precoci.

Mi spiego:
-uno spettacolo da circo..perchè secondo me il pubblico non vuole godere della giusta interpretazione o di rielaborazioni artistiche..ma ride/sorride nelle piccole gaffes delle piccole stars e sogna e "rivive" ricordi quando le piccole stars cantano canzoni di artisti del passati..
e al centro di tutto ciò ci sono questi ometti - ahimè - già grandi e già vissuti.

-i bambini sono dei piccoli adulti..come si deve sentire un bambino di 6 anni riconosciuto per strada e paragonato ad un personaggio famoso?? Insomma..i bambini devono fare i bambini..e qui sono d'accordo con la Parsi..!

Citazione :

come si deve sentire un bambino di 6 anni riconosciuto per strada e paragonato ad un personaggio famoso??

infatti la posizione di questo bambino qui mi tocca negativamente. sarà che sono la zia orgoglionissima di una bellezza di 3 anni, ma non ci penserei due volte a far internare mia sorella se accennasse a programmi del genere.