Ancor prima del Dr House...ER-medici in prima linea....

Non so quanti di voi hanno visto questo medical drama..ma presumo siate molti.
E' per questo e per altri motivi che mi sento di mettere questa serie tv nella sezione "CULT".

Le innovazioni portate da questo prodotto televisivo sono importantissime e non mi riferisco all'ambientazione ospedaliera -per citare giusto un pioniere del genere "General Hospital"- ma mi riferisco a tutti quegli accorgimenti stilistici che contraddistinguono il prodotto.
Prima di tutto siamo di fronte ad una serie tv "by Michael Cricton" per cui similmente a TWIN PEAKS, il regista del cinema si cimenta con la tv.
Poi, il nucleo centrale non sta in un personaggio chiave ma in un team, o meglio ancora in un equipe di medici e per cui la serie tv offre un catalogo di svariati personaggi che si ben prestano alla identificazione spettatoriale.
Le riprese/inquadrature: penso siano uno dei principali punti di forza della serie. Er medici in prima linea è ambientato in pronto soccorso, quale modo migliore di rendere idea del ritmo serrato, degli imprevisti e delle emergenze se non filmando il tutto con una telecamera a spalla e con riprese sporche??
Inoltre, un altro -e secondo me il migliore- dei suoi punti di forza è il saper alternare magistralmente attimi di ritmo serratissimo e pieni di tensione con ambientazione in pronto soccorso e inquadrature "sporche" ad altrettanti momenti di calma e riposo dove emergono anche altri plot narrativi -oltre a quello prettamente ospedaliero- che coinvolgono la vita privata dei protagonisti.

Un'ultima cosa poi mi stacco le dita dalla mano se no continuo a scrivere...
Da Er è nata la stella George Cloney...e fin qui ci siamo tutti.
Da molte altre serie tv sono nate altrettante stelle finite poi sul grande schermo.
Ma come mai le serie americane sfornano talenti che poi finiscono a fare film prestigiosissimi...e invece le serie italiane hanno bisogno di star gia note al loro interno -vedi un posto al sole, carabinieri, le serie tv di greggio & iacchetti..etc- e non lanciano, invece, talenti come per le serie d'oltre oceano?

gioia della zia, sono una rompicazzo ma è crichton. sono peggio coi congiuntivi...

tornado in topic, E.R. è stato per me croce e delizia. non ne perdevo una puntata, ai tempi (tra il mesozoico ed il paleozoico) passate su Rai2 una volta alla settimana. pretendevo religioso silenzio in salotto, mio regno. purtroppo però come succede nelle migliori favole, i miei ben presto scoprirono che era il mio punto debole ed iniziarono a punirmi vietandomene la visione. finito di fare la piccola fiammiferaia, passo subito a risponderti con la mia idea.

Citazione :

e invece le serie italiane hanno bisogno di star gia note al loro interno -vedi un posto al sole, carabinieri, le serie tv di greggio & iacchetti..etc- e non lanciano, invece, talenti come per le serie d'oltre oceano?

come avevo già sostenuto, la mancanza di fiducia nelle proprie idee (degli scenegiatori in genere) dettata dalla situazione attuale del prodotto nostrano incide negativamente sia sul discorso "soggetti" che su quello "scenico". oddio parlo come magno che fo' prima. non ci sono storie belle a sufficienza da mettersi sotto come si deve. di conseguenza non si possono lanciare nuovi attori. di conseguenza al quadrato, per far funzionare i pochi ingranaggi raccimolati devono usare olio motore già testato e dalle prestazioni tutto sommato positive. di conseguenza al cubo dobbiamo beccarci "riva di elisombrosa 23" e "distratto di celiachia 97". per carità, la puccini, preziosi, menphis (o menfis lui?) hanno sicuramente studiato e si meritano di essere "sfruttati" da questo punto di vista......però ecco....in due parole.....che palle.